Il romanico in Piemonte non è di secondaria importanza nel patrimonio artistico piemontese dove il barocco primeggia. E pievi , chiese e abbazie romaniche suscitano nuovi interessi in ambito culturale e turistico. A tale scopo, nel 2018, la Regione Piemonte si è fatta promotrice di un Protocollo d’intesa con gli attori del turismo culturale in Piemonte per la conservazione e la valorizzazione in chiave artistica e turistica di oltre 80 tra abbazie, chiese e pievi romaniche comprese nel territorio di 99 Comuni della provincia di Torino, Asti, Alessandria e Cuneo
Le testimonianze del “romanico” in Piemonte riguardano, in particolare, il periodo storico dell’alto medioevo, intorno all’anno 1000. Dal VII al X secolo fu un proliferare di costruzioni per pievi, chiese e abbazie integrate nel percorso devozionale della Via Francigena percorsa da una moltitudine di pellegrini e mercanti.
Per meglio comprendere la bellezza di questi luoghi, partendo da Torino, possiamo ammirare nel centro città il campanile della chiesa di Sant’Andrea, risalente all’XI secolo che fiancheggiava la chiesa originaria dove oggi sorge il Santuario della Consolata. Tuttavia percorrendo il Torinese, lungo la Via Francigena, si collocano alcuni dei monumenti romanici più interessanti del Piemonte.
Da visitare:
- la Pieve ai Campi di San Giovanni a Piobesi Torinese (X secolo)
- la Sacra di San Michele, risalente al X secolo
- l’abbazia benedettina di San Pietro di Novalesa, del VIII secolo
- l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso a Buttigliera Alta, un complesso monastico risalente agli ultimi anni del XII secolo sorto per volere del conte Umberto III di Savoia
- la Cattedrale di San Giusto a Susa, originaria del X secolo
- il Duomo di Ivrea (X – XI secolo), dedicato a Santa Maria Assunta
- il Battistero e la pieve di San Lorenzo (VII secolo), che dominano la valle dal piccolo borgo di Settimo Vittone
- a San Benigno Canavese “Mille Anni di Storia” è l’itinerario guidato alla scoperta della Abbazia di Fruttuaria.